Grace Sanguineti
FOTOGRAFA
Per parlarvi della mia fotografia dovrei prima parlarvi della mia miopia.
I miei occhi sono sempre stati difettosi, come se qualcuno mi avesse posato sul viso un velo.
Ho sempre combattuto contro questa vista imperfetta e ho trovato nella fotografia il mio modo di veder meglio il mondo e di farlo vedere attraverso i miei occhi; porto le lenti a contatto eh, tranquilli.
L’anno scorso ho parlato con l’ennesimo oculista, sempre alla ricerca della stessa cosa: delle lenti che mi facessero vedere sempre meglio, sempre più pulito.
“Non ci vedo mai abbastanza”. È il mio pensiero fisso.
“È un difetto di voi miopi, volete sempre più nitidezza”, fu la sua risposta.
Mi ha illuminata. Perché è vero.
Mi sono appassionata alla fotografia quando ne ho capito il meccanismo. La messa a fuoco, questa magia che i miei occhi non riescono a fare ma che io, con la mia macchina fotografica, posso realizzare.
Ogni volta che metto a fuoco un dettaglio, voglio che quel dettaglio sia amato.
Ogni volta che fotografo una sposa, voglio inondare di luce quella sposa.
Ogni volta che catturo un momento, è il momento che ho scelto di donarvi, vestito di fresco come un bicchier d’acqua in un giorno d’estate.